mercoledì 10 febbraio 2010

L'eco-minchiata.

Questo fine settimana ho versato le mie gocce nel mare degli oltre 2 miliardi e 200 milioni di dollari di incasso di AVATAR.
Devo dire che l'interesse acceso che avevo per questo film era andato scemando in maniera inversamente proporzionale al clamore che ha accompagnato la sua uscita.
Sono entrato in sala po' prevenuto e pieno del mio snobismo da bastian-contrario e ne sono uscito per niente entusiasta. Non mi è piaciuta la storia, la sua evoluzione e il suo finale. Tutto a partire dai personaggi mi sembrava già scritto, banale e prevedibile.
Non voglio nemmeno nascondere di essermi assopito nella parte centrale del film quando il buon Jake Sully è entrato in contatto con la cultura i Na'Vi e ne è rimasto assorbito.

I personaggi erano qualcosa di già visto e rivisto:
Trudy Chacon (Michelle Rodriguez) che tradisce il proprio esercito per i buoni propositi (prima c'erano i russi che disertavano per aiutare i buoni nemici americani, ora vengono traditi anche gli yankees) e si sacrifica dopo aver abbattutto un discreto numero di ex commilitoni.
Il giovane titolare della baracca Parker Selfridge (Giovanni Ribisi), che dirige tutto dalla sala di comando giocando a mini-golf , assetato di pietre magiche, potere, denaro e che vede nei muscoli e nelle cicatrici del colonnello Miles Quaritch la via più facile e veloce per il successo, mettendo in disparte l'idealista scenziata Grace Augustine (Sigourney Weaver).
Proprio il vero villain della storia, il colonnell Quaritch (Stephen Lang)  merita due parole in più, perchè è la metafora del guerrafondaio americano, colui che vuole risolvere tutto con i missili e non con le parole, che negli scontri tira fuori frasi memorabili tipo. "Inseguire e distruggere!"
Sorvoliamo poi sulla battaglia finale degna dello scontro decisivo tra Spider o Batman e lo psicopatico nemico di turno, che nonostante non possa più distruggere il mondo vuole almeno annientare il nemico.

Insomma non voglio mettere in dubbio che James Cameron abbia realizzato un capolavoro dal punto di vista tecnico ed che il 3D sia egregiamente realizzato;  un paio di volte mi sono scansato all'arrivo di due missili in faccia (o qualcosa di simile non ricordo). In vista degli Oscar però posso dire che BASTARDI SENZA GLORIA di Quentin Jerome Tarantino è di gran lunga superiore al fenomeno AVATAR per originalità, fantasia e realizzazione.

Cito infine il commento scherzoso della mia ragazza, che da anche il titolo al post: questo film è un po' una eco-minchiata.

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